Settimana XVII del Tempo Ordinario

Pubblicato giorno 23 luglio 2016 - Gli Appuntamenti

 

DOMENICA XVII DEL TEMPO ORDINARIO

PENSIERO DOMENICALE                                    24 luglio 2016    Gesu insegna

C’è una domanda di Gesù che un cristiano riflessivo, pensoso, che entra nel proprio cuore e si interroga sul senso del proprio credere, non può eludere: “Ma voi, chi dite che io sia?” (Lc 9, 20).
Non ci si può, infatti, accontentare di una fede “per sentito dire”: non scalda il cuore. Gesù “era un maestro dell’esistenza, e voleva i suoi pensatori e poeti della vita” (Ermes Ronchi).
La sua domanda significa: “Che cosa ti è successo, quando mi hai incontrato?”.
Se “la sua mano ci ha preso le viscere” (Alda Merini); se ci ha sconvolto e ci sconvolge la vita; se è l’amico del cuore e lo sposo; se il suo atteggiamento, le sue parole, il suo amore “fino all’estremo” ci affascinano, allora possiamo sperimentare in verità il sapore della preghiera che ci ha consegnato.
Infatti, solamente se egli mi coinvolge in prima persona posso vivere quella preghiera non come una formula che ripeto stancamente, senza entusiasmo, senza che mi smuova da inveterate abitudini, senza che ogni volta susciti in me emozioni nuove e rinnovato impegno.
E’ preghiera di “figlio”, donatami dal “primogenito tra molti fratelli”, e al quale è stato detto che nulla ha da temere da un Dio che è Padre-Madre, che ha “viscere di misericordia”, che santifica sempre il suo nome con progetti e azioni di amore e di pace, mai di sventura. Questo è il Regno che ci fa invocare e che ha iniziato tra noi.
Solo in questo filiale abbandono alla sua volontà posso accettare che il suo perdono si estenda ad ognuno dei suoi figli, come raggiunge me per offrirmi sempre nuove possibilità e non intristire nel male e accrescerlo. Egli mi fa chiedere anche di saper entrare attivamente nell’orizzonte della misericordia e di prospettare vie concrete di riscatto e di conversione.
Solo nel personale coinvolgimento nella vicenda di Gesù, il Figlio suo unigenito che ha reso credibile il solo amore (Von Balthasar), e che il dono dello Spirito rende a me connaturale, io posso vincere ogni remora alla condivisione del pane, della dignità dell’onesto lavoro, perché tutti ne abbiano senza accaparramento e senza sfruttamento.
Posso così, con coraggio quotidianamente rinnovato, implorare di non deflettere mai da questa adesione esistenziale al Cristo.
Questa sola, infatti, fa scoprire la verità sul conto di Dio: egli è il “Padre nostro”.

GLI APPUNTAMENTI

Domenica 31 luglio: Santa Messa della Domenica XVIII del Tempo Ordinario:
a Sant’Antimo alle ore 10.30;
a Baratti: Cappella San Cerbone alle ore 9.00
a Populonia Stazione alle ore 10.30;
a Populonia Alta alle ore 19.00.

ALTRI APPUNTAMENTI

Dal 01 luglio fino al 31 agosto: Santa Messa feriale e prefestiva a Sant’Antimo alle ore 18.30.
Nel mese di luglio e nel mese di settembre il mercoledì a Populonia Alta (1°-3°-[5°]) a Populonia Stazione (2°-4°) Santa Messa alle ore 17.00

LA NOSTRA PREGHIERA IN QUESTA SETTIMANA

Dio Padre, per mezzo di Gesù Cristo, ci ha suggerito che cosa dobbiamo chiedere. Nella preghiera facciamo nostre le domande che il Signore ha messo sulle labbra dei discepoli.

Padre nostro, ascolta i tuoi figli.

1 Padre, mantieni in noi il fascino di Gesù, affinché come lui sperimentiamo il gusto del nostro rapporto fiducioso con te, sapendo che sei il Padre che non cessa di volere il bene per i suoi figli. Ti preghiamo.
2 Padre, questo è l’appellativo consegnatoci dal Figlio tuo, il “primogenito tra molti fratelli”. Lo Spirito Santo che ci è stato donato lo grida in noi. Facci sperimentare tutta la gioia di essere eletti a figli amati. Ti preghiamo.
3 Padre, ci è stato rivelato il tuo volto misericordioso e siamo stati introdotti nel tuo cuore che ha progetti di pace e non di sventura. Rendici partecipi della tua santità e testimoni entusiasti del tuo Regno. Ti preghiamo.
4 Padre, tu ci fai chiedere il pane necessario alla vita di ogni uomo; il perdono che ristabilisce la fraterna armonia; la fedeltà che impedisce l’egoismo, le divisioni e le paure. I fratelli possano scorgere in noi collaboratori coraggiosi per l’affermarsi dei tuoi doni nell’intera famiglia umana. Ti preghiamo.
5 Padre, la preghiera consegnataci da Gesù ha il suo pieno compimento nel tuo Regno di vita eterna. Il nostro sguardo si volge a quell’ultimo orizzonte al quale affidiamo tutti i nostri morti. Per loro e per noi lo imploriamo con fiducia e perseveranza. Ti preghiamo.

Accogli, o Padre, questa preghiera di domanda che ti abbiamo rivolto con i sentimenti che furono propri del tuo figlio Gesù, ed esaudiscici. Te lo chiediamo per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.