Settimana XX del Tempo Ordinario

Pubblicato giorno 19 agosto 2017 - Orari

 

DOMENICA XX DEL TEMPO ORDINARIO

PENSIERO DELLA DOMENICA         20 agosto 2017

Juan de Fiandes: "Gesù e la donna Cananea". 1500 c. Madrid.

Juan de Fiandes:
“Gesù e la donna
Cananea”. 1500 c. Madrid.

“E’ meglio essere cristiani che dirsi cristiani” (Ignazio di Antiochia). Se c’è oggi un richiamo alla verifica della propria professione di fede cristiana ciò non avviene proclamandone la difesa, erigendo confini per salvaguardarne la purezza, riempiendosi la bocca con l’affermazione della identità storica-religiosa-culturale. Oggi la verifica di fronte alle incomprensioni, alle calunnie, alle ostilità che ti cadranno addosso, avviene quando c’è l’incontro, l’accoglienza, la passione per il dolore di chi ha tutt’altra storia dalla tua, tutt’altra cultura dalla tua, tutt’altra fede dalla tua. E’ il Vangelo, e si è cristiani se si è discepoli del Vangelo.
Ermes Ronchi riflette sull’incontro di Gesù con la donna-madre cananea: “Gesù, uomo di incontri, esce trasformato dall’incontro con lei…in un certo senso <<converte>> Gesù, gli fa cambiare mentalità, lo fa sconfinare oltre Israele, gli apre il cuore alla fame e al dolore di tutti i bambini, che siano d’Israele, di Tiro e Sidone, figli di Raqqa o dei barconi, poco importa”.
Non deve stupirci che l’uomo-Gesù, quel Figlio di Dio “veramente uomo” (Ignazio di Antiochia) abbia dovuto percorrere un cammino di progressiva conoscenza, di progressiva messa a fuoco della sua missione, dialogando con gli eventi, con gli incontri verso il compimento del volere di un Dio per il quale nessuno è ospite e straniero. Questo “compimento” avviene “sulla croce dove soffre per tutti” (Von Balthasar).
Gesù finisce con l’elogiare la fede della donna-madre cananea: Donna, veramente grande è la tua fede!” (Mt 15, 28), come per il centurione aveva affermato: “In Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande” (Mt 8, 10). Ancora le parole di Ronchi: “La sofferenza di un uomo conta più della sua religione. Lei…conosce Dio dal di dentro, lo sente all’unisono con il suo cuore di madre…Lei sa che Dio è felice quando una madre, qualsiasi madre, abbraccia felice la carne della sua carne, finalmente guarita”.
Come sempre, il Vangelo parla “oggi” e non al passato; parla a noi, che ci pensiamo discepoli di Gesù. E lo siamo davvero se, come Gesù, ci lasciamo interpellare dagli eventi del tempo, ne riconosciamo i “segni”, ci lasciamo trasformare per passare dai proclami alla testimonianza, dalle parole alla coerente impegnativa adesione. “Matura, in questo racconto, un sogno di mondo da abbracciare: la terra come un’unica grande casa, con una tavola ricca di pane e ricca di figli. E tutti, tutti sono dei nostri” (E. Ronchi).

GLI APPUNTAMENTI

Domenica 27agosto: Domenica XXI del Tempo Ordinario. Santa Messa festiva:
a Sant’Antimo alle ore 10.30
a San Cerbone a Baratti alle ore 09.00
a Populonia Stazione alle ore 10.30
a Populonia Alta alle ore 19.00

ALTRI APPUNTAMENTI

Dal 01 luglio fino al 31 agosto: Santa Messa feriale e prefestiva a Sant’Antimo alle ore 18.30.
Nei mesi di giugno, luglio e settembre: il mercoledì a Populonia Alta (1°-3°-[5°]) a Populonia Stazione (2°-4°) Santa Messa alle ore 17.00.

LA NOSTRA PREGHIERA IN QUESTA SETTIMANA

Gesù chiede una fede che non si rassegni all’apparente silenzio di Dio; che riconosca il proprio bisogno di lui; che si faccia insistente invocazione per il perdono dei propri peccati e la guarigione dei molti mali del mondo.

Nella Chiesa e nel mondo fa’ che siamo segno e strumento di unità e di pace.

1. Gesù, Figlio di Dio misericordioso, tu realizzi la volontà di universale salvezza del Padre. Donaci il tuo Santo Spirito perché contrasti la nostra tendenza a dividere, classificare e giudicare. Ci sospinga, invece, a prendere coscienza dei nostri peccati e del nostro bisogno di perdono. Ti preghiamo.

2. Gesù, Figlio di Dio misericordioso, tu richiami all’umiltà che abbatte la ribellione propria dell’orgoglio ferito. Donaci il tuo Santo Spirito perché ci dia l’intuizione dell’amore del Padre anche quando sperimentiamo l’apparente suo silenzio nelle difficoltà, nella malattia, nelle incomprensioni che subiamo, nei lutti che viviamo. Ti preghiamo.

3. Gesù, Figlio di Dio misericordioso, tu chiedi la fede che non si scoraggia, l’amore che rende insistenti le invocazioni, la speranza che non teme delusioni. Donaci il tuo Santo Spirito perché abbiamo sapienza e intelligenza per comprendere i nostri tempi e aprirli all’accoglienza della Parola di Dio e alla universale fraternità e pace. Ti preghiamo.

4. Gesù, Figlio di Dio misericordioso, dalla croce ci hai rivelato fin dove giunge l’amore che si riversa su ognuno in sovrabbondanza e accoglie ciascuno nella sua personale necessità. Donaci il tuo Santo Spirito perché sappiamo assumere le diversità, corrispondervi secondo il bisogno di ognuno, farle diventare occasione di integrazione e di maturazione per una convivenza ricca, rispettosa e solidale. Ti preghiamo.

5. Gesù, Figlio di Dio misericordioso, tu hai esaltato la fede della mamma che ti implorava per la salvezza della figlia e l’hai esaudita. Donaci il tuo Santo Spirito perché renda fiducioso il nostro suffragio per tutti i morti e confermi la speranza di vivere per sempre in cielo l’amore che abbiamo iniziato a condividere nell’esperienza terrena. Ti preghiamo.

O Dio, hai donato a noi il tuo Figlio amato perché ci riconoscessimo figli e fratelli. Lo Spirito del vostro comune amore vinca le nostre resistenze alla pratica della tua parola che ci esorta a non giudicare e non discriminare. Sostenga quanti si impegnano nella realizzazione della giustizia e ci annoveri tra i costruttori di pace. Per lo stesso Cristo, nostro Signore. Amen.