Settimana XXI del Tempo Ordinario

Pubblicato giorno 26 agosto 2017 - Gli Appuntamenti

 

DOMENICA XXI DEL TEMPO ORDINARIO

PENSIERO DELLA DOMENICA   27 agosto 2017

Pietro Perugino: "Consegna delle chiavi" (particolare). 1481. Cappella Sistina. Città del Vaticano.

Pietro Perugino:
“Consegna delle chiavi”
(particolare). 1481.
Cappella Sistina.
Città del Vaticano.

“Prima o poi i nodi vengono al pettine”. E’ un detto che però non è passibile di assuefazione, perché gravido di attesa, di aspettativa, di timore o desiderio. Doveva essere posta la domanda che si incontra nel Vangelo: “Ma voi, chi dite che io sia?” (Mt 16, 15).
Se uno non ama l’avventura, non sopporta il rischio e l’imprevisto, vuole avere tutto sotto controllo persino nei minimi dettagli, allora non può che rifugiarsi nel passato, nel “sentito dire”, trascinare stancamente un “rito” senza più anima, e infine tutto abbandonare, avendo però già da tempo abbandonato la gioia.
Gesù non lo si incontra così. Con lui arriva il momento della domanda diretta, con lui c’è “un metodo di comunicazione generativo e coinvolgente…Lui era un maestro dell’esistenza, e voleva i suoi pensatori e poeti della vita…le domande ci obbligano a guardare avanti e ci fanno camminare” (Pier Luigi Ricci).
Benedetto è quel giorno in cui si sente, magari anche più di una volta, e tuttavia sempre come “la prima volta”, quella domanda: “Chi sono io per te?”.
“Gesù non cerca formule o parole, cerca relazioni…<<Che cosa ti è successo quando mi hai incontrato?>>…Cristo è vivo, solo se è vivo dentro di noi. Il nostro cuore può essere la culla o la tomba di Dio…<<Tu sei Figlio del Dio vivente>> equivale a: <<Tu sei il Vivente>>…<<tu sei la mia vita! Trovando te ho trovato la vita>>” (Ermes Ronchi).
Incontrarlo a tu per tu significa non guardare indietro, ma aprire il presente al futuro facendo esperienza che Dio solo è “roccia” (Sl 62, 3), egli solo “affidabile”, “anche quando la sua Parola diventa uomo e salvatore del popolo: <<La roccia però era Cristo>> (1Cor 10, 1). Gesù ne rende partecipe Pietro: la Chiesa partecipa dell’affidabilità di Cristo” (Von Balthasar).
E’ giusta l’annotazione di Cataldo Zuccaro: “Si è stanati e costretti ad esporci…Occorre recuperare la familiarità con Gesù, non parlargli in terza persona, ma dirgli cosa accade in me con lui”. Sapere però, al tempo stesso, che è “un essere a tu per tu con Cristo insieme agli altri”. Mentre “oggi” mi sento interpellato in prima persona, odo propriamente la domanda che mi relaziona anche al prossimo: “Ma voi, chi dite che io sia?”. E’ ad un tempo vocazione e missione.

GLI APPUNTAMENTI

Domenica 03 settembre: Domenica XXII del Tempo Ordinario. Santa Messa festiva:
a Sant’Antimo alle ore 10.30
a Populonia Stazione alle ore 10.00
a Populonia Alta alle ore 11.30

ALTRI APPUNTAMENTI

– Dal 01 settembre fino al 30 giugno: Santa Messa feriale e prefestiva a Sant’Antimo alle ore 17.30.
Nei mesi di giugno, luglio e settembre: il mercoledì a Populonia Alta (1°-3°-[5°]) a Populonia Stazione (2°-4°) Santa Messa alle ore 17.00.

LA NOSTRA PREGHIERA IN QUESTA SETTIMANA

Gesù invita a non accontentarci delle parole degli altri, delle consuetudini acquisite, dei pensieri che ci vengono quotidianamente offerti. Ci chiede l’incontro personale con lui che si è abbandonato con fiducia al Padre testimoniando “fino all’estremo” il suo amore per noi.

Dona alla tua Chiesa umiltà e fedeltà.

1. O Dio, nella tua sapienza imperscrutabile hai affidato alla Chiesa il Vangelo della tua misericordia verso tutti gli uomini chiamandoli a te da ogni luogo della terra oltre ogni diversità di lingua, di storia, di cultura. Ti ringraziamo e ti preghiamo.

2. O Dio, tu accompagni la Chiesa con il dono del tuo Santo Spirito perché non venga meno la proclamazione della verità del tuo amore, la testimonianza del perdono che le hai affidato, il servizio alla riconciliazione e alla pace. Ti ringraziamo e ti preghiamo.

3. O Dio, tu hai stabilito la Chiesa sulla salda “pietra angolare” che è il tuo Figlio Gesù, facendo di noi “pietre vive” di un edificio spirituale per seminare nel cuore di ogni generazione l’anelito all’unità, al reciproco riconoscimento, alla giustizia e alla solidarietà. Ti ringraziamo e ti preghiamo.

4. O Dio, tu rendi partecipe la Chiesa dell’affidabilità di Cristo nel ministero del Papa e nell’unità e nella carità ch’egli è chiamato a servire affinché permanga e si rafforzi la fede che riconosce in Gesù il tuo Figlio amato e, nella sua croce e nell’Eucarestia, la salvezza del mondo. Ti ringraziamo e ti preghiamo.

5. O Dio, in Pietro hai posto sulle spalle della Chiesa le chiavi del tuo Regno affinché fosse messa in comunicazione la terra con il cielo, il suffragio raggiungesse tutti i nostri morti e la loro intercessione fosse di sostegno al nostro impegno di fraternità nel mondo. Ti ringraziamo e ti preghiamo.

O Dio, nostro Padre, grande è la tua sapienza e imperscrutabili sono le tue vie. Sappiamo però che, nel Figlio inviatoci, è apparso il tuo amore e continui a infonderlo nel nostro cuore con il dono dello Spirito Santo. Rafforza nella Chiesa il desiderio di servire l’unità e la pace del genere umano e in ciascuno di noi la gratitudine per la vocazione ad esserne partecipe. Per lo stesso Cristo, nostro Signore. Amen.