Settimana II di Quaresima

Pubblicato giorno 24 febbraio 2018 - Gli Appuntamenti

 

DOMENICA II DI QUARESIMA

PENSIERO DELLA DOMENICA       25 febbraio 2018

Raffaello Sanzio: "Trasfigurazione". 1520 circa. Città del Vaticano.

Raffaello Sanzio:
“Trasfigurazione”.
1520 circa.
Città del Vaticano.

Ripercorrendo la storia della spiritualità cristiana constatiamo il timore con cui si è vissuta la relazione con Dio, spesso non dissimile da quello inculcato in altre esperienze religiose. Si è ritenuto indispensabile fare offerte per placarne lo sdegno causato dai molti peccati fino, talora, a sacrificare ciò che si aveva di più caro, magari anche un figlio (o la figlia come Jefte: cfr Gdc 11, 30-39).
Nella storia di Abramo, tanto ricca di simboli, si mostra che Dio è certamente degno di non venire posposto a niente: “l’uomo deve obbedire, perché Dio è Dio” (Von Balthasar). Tuttavia Dio è colui che, amore qual è, non chiede mai più di quanto Egli stesso doni. “Amante della vita” (Sap 11, 26), Egli salva dalla morte, e lo farà assoggettandosi Egli stesso, nel Figlio al quale tutto si è donato, alla morte gloriosa subita per amore.
“Perché mi offrite sacrifici senza numero?…Il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco” (Is 1, 11). Ciò che gradisce il Signore è che ascoltiamo la voce “del Figlio mio, l’amato” (Mc 9, 7), e ci fa comprendere che la dedizione, il dono di sé che avviene seguendo lui, non è per la morte, ma per la vita degli uomini. La fede cristiana non comporta una ricerca dolorifica di mortificazioni, di vessazioni del corpo e dello spirito. In queste, semmai, gratifichiamo noi stessi pensando di fare qualcosa per Dio. E’ importante, invece, stare nella sua volontà, accettando anche ciò che è avverso e non voluto nella quotiniana esperienza del limite, dell’infermità, dei rapporti non sempre lineari e gioiosi con il prossimo. In tal modo, però, si vive la fedele risposta al nostro compito: “annunciare ai poveri la lieta notizia” che “Dio è per noi” (Rm 8, 31b), che di lui non dobbiamo avere paura, che insieme a lui possiamo anche rischiare l’incomprensione, l’ostilità, la persecuzione, però non cessando di “proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi” (cfr Lc 4, 18).
Di questa missione del Figlio Dio ci ha resi partecipi, e nella fedeltà a questa missione sarà dato un assaggio fin d’ora della beatitudine pregustata da Pietro, Giacomo e Giovanni il giorno della trasfigurazione di Gesù. Essi la volevano prolungare non sapendo ancora che sarebbe stato impossibile senza passare dalla totale disponibilità al dono della propria vita come sarebbe accaduto per Gesù. Al suo seguito anch’essi faranno esperienza di persecuzione e di morte, ma potranno entrare con lui nella glorificazione perenne. Come loro anche noi: Dio è “un Dio da godere, un Dio da stupirsene” (Ermes Ronchi).

GLI APPUNTAMENTI
Domenica 04 marzo: Liturgia della Domenica III di Quaresima. Santa Messa:
a Sant’Antimo alle ore 10.30;
a Populonia Stazione alle ore 10.00;
a Populonia Alta alle ore 11.30.

ALTRI APPUNTAMENTI
Dal 01 settembre fino al 30 giugno: Santa Messa feriale e prefestiva a Sant’Antimo alle ore 17.30.
Nei mesi da ottobre a maggio il mercoledì a Populonia Alta (1°-3°-[5°]) a Populonia Stazione (2°-4°) Santa Messa alle ore 16.00.
Martedì 27 febbraio: Incontro con gli Adulti sulle Letture della Liturgia Domenicale: Oratorio S. Giuseppe, Via XX Settembre 15 alle ore 18.00.
Mercoledì 28 febbraio: Incontro con i Ragazzi della Catechesi: Oratorio S. Giuseppe, Via XX Settembre 15 alle ore 17.30.
Venerdì 02 marzo: Via Crucis alle ore 17.00. Santa Messa alle ore 17.30.

LA NOSTRA PREGHIERA IN QUESTA SETTIMANA

Come ha promesso ad Abramo, Dio colma anche noi della sua benedizione. Egli non ci chiede l’impossibile, disposto com’è a darci lui quello che a noi sembra tale: un futuro di luce quando pare esserci solo tenebra, una speranza oltre ogni disillusione e disperazione.

Lo Spirito Santo ci mantenga in ascolto della tua parola.

1. Signore Gesù, in ogni celebrazione e in ogni preghiera, elevata con fede sincera, ci conduci sull’alto monte della rivelazione del Padre e della comunione nello Spirito Santo. Non ci manchi la gioia, ma neppure la consapevolezza di poterla vivere solo nel dono di noi stessi al disegno di salvezza e nella dedizione generosa e fedele al bene di tutti gli uomini. Ti preghiamo.
2. Signore Gesù, in questo tempo santo ci sospingi nel “luogo appartato” della nostra coscienza perché riscopriamo la necessità di incontrare il Padre della misericordia che perdona i peccati e rinnova la volontà di appartenergli con tutto il cuore. Fa’ che la “veste bianca” ricevuta nel battesimo non conosca le lacerazioni dei compromessi e degli abbandoni, ma risplenda della speranza e della festa sperimentate da chi ti è fedele e testimoniate per renderne partecipi i fratelli. Ti preghiamo.
3. Signore Gesù, l’amore per i discepoli e la gloria di Figlio dell’Altissimo manifestatasi nella trasfigurazione, suscitano in Pietro il desiderio di prolungare la sosta nel cielo di Dio. Dona al Papa, a tutti i Pastori e in particolare ai giovani di rispondere lieti alle tue chiamate perché l’annuncio del Vangelo continui a rallegrare gli uomini di ogni generazione, sempre mendicanti di luce, di senso e di pace. Ti preghiamo.
4. Signore Gesù, l’esperienza di molti dolori, di tanti conflitti e di permanenti disuguaglianze facilmente ci impediscono di riconoscere che “Dio è per noi” ed è anche “con noi”. Fa’ che superiamo paure e sospetti, indifferenza e inimicizie, per farci prossimo di ogni fratello e testimoniare l’amore di Dio più forte di ogni tenebra e promessa di un migliore futuro. Ti preghiamo.
5. Signore Gesù, tutti i defunti hanno portato a compimento il loro pellegrinaggio terreno e attraversato il silenzio di morte che tu stesso hai voluto accogliere in obbedienza al Padre. Dona loro quella beatitudine che Pietro, Giacomo e Giovanni hanno pregustato il giorno della tua trasfigurazione e a noi la speranza di esserne partecipi. Ti preghiamo.

O Dio nostro Padre, amandoci fino a consegnare il tuo unigenito Figlio, ci hai chiesto di ascoltare ogni sua parola per ricevere la salvezza che si realizza nella sua dedizione estrema sulla croce. Lo Spirito Santo ci mantenga fedeli sulla strada che Gesù ha tracciato in obbedienza a Te e per amore di tutti gli uomini che elèvi a dignità di figli. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.