Settimana IV di Pasqua

Pubblicato giorno 6 maggio 2018 - Orari

 

DOMENICA IV DI PASQUA

PENSIERO DELLA DOMENICA                                                                                               22 aprile 2018                                                               

"La Gerusalemme Celeste". Roma. V secolo. Santa Maria Maggiore.

“La Gerusalemme Celeste”.
Roma. V secolo.
Santa Maria Maggiore.

Molti sono coloro che hanno contribuito, con il pensiero e l’azione, al progresso dell’umanità. Alcuni sono stati anche osteggiati perché riuscivano ad intuire e preannunciare quanto ai più era oscuro, incredibile, sconvolgendo abitudini da tempo acquisite, progetti ancora coltivati ma non più adeguati, posizioni di prestigio e di potere che, mantenute autoritariamente, non erano all’altezza delle esigenze maturate e perciò perdevano il consenso precedentemente posseduto.

Abbiamo un debito di perenne gratitudine verso tutti quei “profeti dell’umana crescita” che si sono succeduti nella storia. E tuttavia abbiamo dovuto constatarne i limiti e quelle successive schematizzazioni che sono diventate spesso nuove “gabbie” a loro volta dure a morire una volta fatto il loro tempo.

Su Cristo, invece, siamo sempre ad interrogarci non avendone mai abbastanza adeguato il pensiero e la testimonianza lungo i secoli trascorsi. Egli ci appare ancora avanti, proprio come un pastore postosi a guida del gregge, ad indicare sentieri anche inediti e pascoli mai consunti.

“La prima raffigurazione che lo riguarda – annota Lambiasi – è proprio quella del <<buon pastore>> nelle Catacombe romane”. Nei sarcofagi di ispirazione cristiana antecedenti il V secolo non è raro trovare, in un angolo o al centro, il “bel pastore”, il “buon pastore”, il “pastore coraggioso e tenace” che conduce per i sentieri che oltrepassano la morte e portano all’ “ottavo giorno: alba che non conosce tramonto” (cfr Padri della Chiesa).

Il Vangelo odierno rassicura di quella “voce amica” che ci conosce uno ad uno e si è immedesimata in noi, nella sorte e nella consuetudine di vita, tanto da poter essere da noi “conosciuta”, “riconosciuta”, come guida di cui fidarsi appieno, fonte di esplorazioni libere e nutrienti, mai esaurite seppure ogni volta beatificanti. Sappiamo di non essere condotti in pasto a lupi rapaci, bensì difesi coraggiosamente da chi non è fuggito davanti alla loro prepotenza ed ingordigia, dimostrando una estrema dedizione.

Ci si è rivelata quella “intima reciprocità tra Gesù e i suoi che è applicazione della reciproca suprema conoscenza esperita nell’assoluto amore trinitario” (cfr Von Balthasar). Ecco perché il rapporto con Gesù che stiamo realizzando non può mai far parte di un passato o di un presente, destinato ad invecchiare come tutti gli esempi e le figure della storia, ma è fecondo sempre di futuro e lo avremo “svelato compiutamente solo nella vita eterna” (idem). Condividiamo con gioia quanto affermato da Edith Stein: “Non sappiamo dove Dio ci conduce. Ma sappiamo che è lui a condurci. E questo ci basta!”.

GLI APPUNTAMENTI

  • Domenica 29 aprile: Domenica V di Pasqua. Santa Messa festiva:

a Sant’Antimo alle ore 10.30;

a Populonia Stazione alle ore 10.00;

a Populonia Alta alle ore 11.30;

ALTRI APPUNTAMENTI

  • Martedì 24 aprile alle ore 18.00: Incontro con gli Adulti sulla Liturgia Domenicale. All’Oratorio in Via XX Settembre 15, a Piombino
  • Mercoledì 25 aprile alle ore 17.30: Non c’è l’Incontro con i Ragazzi che riceveranno la Prima Comunione e la Cresima. All’Oratorio.
  • Dal 01 settembre fino al 30 giugno: Santa Messa feriale e prefestiva a Sant’Antimo alle ore 17.30.
  • Nei mesi da ottobre a maggio: il mercoledì a Populonia Alta (1°-3°-[5°]) a Populonia Stazione (2°-4°) Santa Messa alle ore 16.00.

LA NOSTRA PREGHIERA IN QUESTA SETTIMANA

Chiesto il perdono per le volte che abbiamo rifiutato Gesù, in ascolto della voce che rivela la totale sua dedizione alla nostra salvezza, invochiamo il Padre che ha un “grande amore” per noi.

Accresci la nostra fede nel Nome di Gesù salvatore.

  1. Dio, Padre nostro, nel tuo unigenito Figlio ti sei rivelato con il volto della misericordia. Egli ha avvicinato le nostre infermità, ci ha risanati dal male e ci salva dal peccato. Mantieni salda la nostra fede in Lui affinché riconosciamo la sua voce, guida sicura nella storia complessa dei nostri giorni. Ti preghiamo.
  2. Dio, Padre nostro, non ci hai fatto mancare riferimenti importanti: dopo Mosè e i Profeti hai donato Gesù come “pastore buono”, “pastore bello”, vero pastore che ama con dedizione estrema l’umanità di ogni tempo. Il Papa, i Vescovi, tutti i discepoli, nel compimento della loro missione, possano testimoniare l’amore che affratella, supera ogni divisione, vince la paura, è profezia del Regno di giustizia e di pace. Ti preghiamo.
  3. Dio, Padre nostro, in Gesù non hai chiesto il sacrificio delle pecore come avveniva nel Tempio. Il Pastore stesso ha offerto la sua vita come “agnello senza macchia” per la salvezza di tutti gli uomini. Lo Spirito ci faccia riconoscere Chi ci ha reso figli tuoi, capaci di camminare nel suo dono, perché il mondo creda al tuo “grande amore” che libera e fa degna la vita. Ti preghiamo.
  4. Dio, Padre nostro, la voce di Gesù invita la Chiesa ad uscire dal recinto di inveterate abitudini che la rendono pigra di fronte alle sfide delle odierne culture, che non hanno in Te il loro riferimento, e delle scelte che approfondiscono i solchi delle disuguaglianze e mietono vittime tra i poveri, le donne, i bambini. Donaci la sapienza del cuore e la tenacia nel perseguire il bene nonostante le persecuzioni che incontrano tanti fratelli. Ti preghiamo.
  5. Dio, Padre nostro, mediante l’apostolo Giovanni hai assicurato la perfetta somiglianza con Te nella visione del tuo volto. La imploriamo ora per tutti i morti e chiediamo di realizzare le attese poste su di noi con la vocazione che ci hai donato. Ti preghiamo.

O Dio, Padre nostro, ti ringraziamo del grande amore rivelatoci in Gesù, del quale ci hai reso partecipi con il dono dello Spirito Santo. Concedici di rimanere fedeli alla vocazione che ci è propria e che ci ha fatto intraprendere il cammino della santità per essere degni discepoli del tuo Figlio, testimoni del Vangelo nel mondo. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.