DOMENICA VI DI PASQUA
PENSIERO DELLA DOMENICA 06 maggio 2018
Gesù dà una consegna: “Rimanete nel mio amore”. Sono parole – annota Von Balthasar – che hanno il suono di un testamento. Una richiesta necessaria per noi: scaturiti dall’amore trinitario, da quell’amore che è la natura delle tre divine Persone, non possiamo vivere che partecipando di esso, rivolti sempre, come il Figlio, al volto del Padre, per realizzare il suo volere, che è sempre un “buon volere”, un volere la salvezza di tutti gli uomini, giacché “Dio non fa preferenze di persona…a qualunque nazione appartenga” (At 10, 34). E, come quella di Gesù, la nostra esistenza raggiunge il suo compimento solo nell’essere una “pro-esistenza”, una esistenza votata al bene dei fratelli, un “libero” servizio non da schiavi ma da amici (cfr Gv 15, 15), riconoscendo nell’altro Colui che ci ha reso amici dandoci la sua vita realizzando quanto aveva pronunciato: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici” (Gv 15, 12). Questo ci è chiesto, niente di meno! Ed è in questa prospettiva ciò che afferma Lambiasi: “Non ci viene detto da Gesù: <<come io ho amato voi, anche voi dovete amarmi>>, bensì <<anche voi dovete amarvi a vicenda>>” (Gv 15, 12). L’amore infatti, se è felice di essere riamato, corrisposto, trova la sua più profonda beatitudine nell’essere diffuso, nel creare disinteressatamente amore e vita attorno a sé, oltre se stesso.
Bello, perciò, che la Liturgia oggi ci presenti il riconoscimento, da parte di Pietro, che “l’amore sovrannaturale, l’amore di Dio, può essere presente anche al di fuori della Chiesa, essendo tuttavia amore che spinge a farne parte, perché al centro di essa sta l’amore del Dio trinitario” (Von Balthasar). E questo amore trinitario è di un Dio “che lega il proprio nome non ad un luogo, ma alle persone: <<Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe>> (Es 3, 6)…<<Sono il tuo Dio>> (Is 41, 4). Dio lega il suo cuore all’uomo” (Armellini). Da questo Dio “siamo stati generati” (1Gv 4, 7) e a questo suo stesso amore siamo generati, giacché non di altro amore noi partecipiamo che del suo. Perciò Gesù può dirci: “Come io ho amato voi, anche voi dovete amarvi a vicenda” (Gv 15, 12). Turoldo ha ben compreso la verità che sta a fondamento della nostra vita di credenti: “La fede è quando tu fai te stesso a misura di Dio; la religione è quando porti Dio alla tua misura”. Solo la fede, non la religione, realizza la promessa di Gesù: “La mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv 15, 11).
GLI APPUNTAMENTI
- Domenica 13 maggio: Domenica dell’Ascensione del Signore. Santa Messa festiva:
a Sant’Antimo alle ore 10.30;
a Populonia Stazione alle ore 10.00;
a Populonia Alta alle ore 11.30;
ALTRI APPUNTAMENTI
- Martedì 08 maggio alle ore 18.00: Incontro con gli Adulti sulla Liturgia Domenicale. All’Oratorio in Via XX Settembre 15, a
- Mercoledì 09 maggio alle ore 17.30: Celebrazione della Confessione con i Ragazzi che riceveranno la Prima Comunione e la Cresima. All’Oratorio.
- Domenica 13 maggio alle ore 10.30: Santa Messa con le Prime Comunioni e le Cresime in Sant’Antimo
- Dal 01 settembre fino al 30 giugno: Santa Messa feriale e prefestiva a Sant’Antimo alle ore 17.30.
- Nei mesi da ottobre a maggio: il mercoledì a Populonia Alta (1°-3°-[5°]) a Populonia Stazione (2°-4°) Santa Messa alle ore 16.00.
LA NOSTRA PREGHIERA IN QUESTA SETTIMANA
La Parola del Signore è sempre rivelazione di misericordia, del suo abbraccio universale di Padre che incoraggia e sostiene ogni tentativo di incontro, di reciproca comprensione, di accoglienza e di pace.
Donaci il coraggio di spendere la vita per i fratelli.
- O Dio, tu non ti leghi ad un luogo ma alle persone chiamandoti “Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe” e rivelandoci che “non hai preferenza di persone”. Donaci la volontà e la capacità di superare ogni ostacolo alla vicendevole accoglienza, al mutuo sostegno, alla piena integrazione. Ti preghiamo.
- O Dio, negli scritti dell’apostolo Giovanni fai comprendere che l’amore con cui ti relazioni agli uomini è capace di generare in noi tenacia, umiltà, coraggio, servizio e spirito di sacrificio. Mantieni fisso il nostro sguardo su Gesù perché lo imitiamo nella dedizione al bene e alla gioia dei fratelli. Ti preghiamo.
- O Dio, il tuo Figlio ci ha consegnato la parola che suona come un testamento: “rimanete nel mio amore”. Solo così potremo portare i frutti di cui necessitano le famiglie, le comunità ecclesiali e cittadine, quelle nazionali e internazionali: frutti di riconciliazione, di armonia e di pace, di giustizia e di libertà. Ti preghiamo.
- O Dio, “non c’è un amore più grande di questo: dare la vita per gli amici”. Concedi al Papa, ai Vescovi, ad ogni discepolo di Gesù il coraggio di imitare la sua dedizione affinché il mondo creda che raggiungiamo la pienezza della vita quando diventiamo un dono che rialza chi è prostrato, incoraggia chi è disperato, rigenera chi ha odio e morte nel cuore. Ti preghiamo.
- O Dio, le Autorità cittadine, i rappresentanti di tutte le formazioni politiche e sociali, i tutori dell’ordine pubblico siano concordi nella ricerca del bene di tutti e di ciascuno. Per l’intercessione dei Santi Anastasia e Antimo tutti noi sappiamo operare per la verità, la giustizia, il lavoro e la pace. Ogni membro di questa Comunità che li ha scelti come Patroni abbia il pieno riconoscimento della propria dignità. Ti preghiamo.
- O Dio, la consapevolezza di essere amati da sempre e per sempre dà luce alle nostre giornate che conoscono fatiche e incertezza, dubbi e sconfitte, delusioni e limiti. A tutti i morti dona la pienezza di gioia nell’eternità che hai pensato per ogni tuo figlio e a noi, ancora pellegrini, concedei di darne coerente testimonianza con opere degne di te. Ti preghiamo.
O Padre, siamo il frutto dell’amore trinitario e ci è chiesto di rimanere saldamente in questo amore per essere fecondi, portatori di speranza, creatori degli ampi orizzonti di inclusione e di fraternità per tutti gli uomini che tu porti nel cuore e poni fiduciosamente nelle nostre mani. Ci sostenga la grazia del tuo Santo Spirito che imploriamo per Cristo, tuo Figlio e nostro Signore. Amen.