DOMENICA DELL’ASCENSIONE DEL SIGNORE
PENSIERO DELLA DOMENICA 13 maggio 2018
Forse non c’è provocazione più forte alla nostra intelligenza di quella suggerita dal “mistero” dell’Ascensione di Gesù. Varrebbe la pena rileggersi le riflessioni che Von Balthasar propone nel suo volume ”Tu coroni l’anno con la tua grazia”. “L’ateismo – egli scrive – si sforza sì di costruire, nel processo della storia del mondo tesa verso un futuro migliore, un senso globale. Ma questo si sfracella senza speranza andando a sbattere contro la sofferenza priva di senso degli innumerevoli esseri umani che sulla via dell’utopia terminano la loro esistenza senza poter neppure portare il contributo di una sola scintilla di significato al processo stesso. Noi ammiriamo allora una volta di più la forza della fede cristiana, la sua capacità di saper unificare in un’unica significativa struttura terra e cielo, uomo e Dio, aldiqua e aldilà”.
Non da oggi si è pensato a Dio come ad un concorrente dell’uomo: l’affermazione dell’uno doveva necessariamente comportare la negazione dell’altro. E siccome premeva la nostra affermazione, si escludeva quella di Dio. Nell’odierna solennità, al contrario, emerge il nostro essere radicati nell’essere divino e la nostra esistenza non risulta avere i connotati di una parentesi, di una casualità, fondamentalmente di un “non senso”.
Può stupire il prolungarsi del congedo di Cristo dagli apostoli prima della sua morte: come sempre annota Von Balthasar, Egli doveva consolare chi avrebbe avuto il cuore turbato (cfr Gv 14, 1) per la sua imminente condanna; chi provava afflizione (cfr Gv 16, 22) di fronte alle sue parole gravide della fine paventata: “uno di voi mi tradirà” (Gv 13,21), “questo è il mio corpo, che è dato per voi” (Lc 22, 19), “questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza, versato per la moltitudine” (Mc 14, 24). E doveva fronteggiare il suo stesso turbamento: “L’anima mia è circondata da tristezza sino alla morte” (Mt 26, 38) ed esplicita Marco (14, 33): “cominciò a sentire paura e angoscia”. Può stupire quel lungo congedo a fronte della brevissima annotazione lucana: “Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia” (Lc 24, 51-52). Non stupisce più se si comprende, come si comprese, che, insieme all’umanità di Gesù, anche la nostra umanità riposa da sempre e per sempre in Dio e da Lui riceve gloria e non schiavitù, dignità e libertà per poter esercitare con responsabilità il nostro compito nel mondo: annunciare e testimoniare la nuova lingua dell’amore dove c’è odio, del perdono dove c’è offesa, della giustizia dove c’è oppressione. Perfino “lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù” (At 5, 41). Non siamo per caso e neppure inutili, visto che siamo nel “posto” preparatoci da Chi è asceso al Padre e dà testimonianza che “Dio salva, e lo fa attraverso persone” (R. Guardini).
GLI APPUNTAMENTI
- Domenica 13 maggio: Domenica di Pentecoste. Santa Messa festiva:
a Sant’Antimo alle ore 10.30;
a Populonia Stazione alle ore 10.00;
a Populonia Alta alle ore 11.30;
ALTRI APPUNTAMENTI
- Martedì 15 maggio alle ore 18.00: Incontro con gli Adulti sulla Liturgia Domenicale. All’Oratorio in Via XX Settembre 15, a
- Dal 01 settembre fino al 30 giugno: Santa Messa feriale e prefestiva a Sant’Antimo alle ore 17.30.
- Nei mesi da ottobre a maggio: il mercoledì a Populonia Alta (1°-3°-[5°]) a Populonia Stazione (2°-4°) Santa Messa alle ore 16.00.
LA NOSTRA PREGHIERA IN QUESTA SETTIMANA
Con la glorificazione del Signore presso il Padre inizia la sua presenza nuova in mezzo a noi. Siamo invitati a riconoscerla nella fede e a testimoniarla con opere degne del cielo, compiute insieme a Lui: opere che danno un volto nuovo al mondo.
Resta con noi, Signore!
- Gesù, non è facile per noi vivere la consapevolezza che la glorificazione non ti ha allontanato. Mentre ti innalziamo l’invocazione: “Vieni, Signore!”, fa’ che ti scorgiamo presente nella Parola che annunci, nei Sacramenti che doni, nell’amore che rendi possibile con il dono dello Spirito. Ti preghiamo.
- Gesù, il seme della fede è stato posto nel nostro cuore, ma spesso perdiamo il senso dell’attesa di un compimento più grande di noi e delle nostre azioni, e ci scoraggiamo difronte alle sofferenze, alle ostilità, alle ingiustizie. Donaci il tuo Spirito di sapienza e di fortezza perché lottando accanto ai poveri, operando per la fraternità e l’equità, sappiamo dare testimonianza alla presenza efficace del cielo sulla terra. Ti preghiamo.
- Gesù, proprio nella tua glorificazione è fondata la multiforme ricchezza di carismi e di ministeri che hai voluto per la tua Chiesa. Fa’ che il Papa, i Vescovi, ogni tuo discepolo siano fedeli al compito ricevuto con la grazia dello Spirito Santo, perché il mondo venga sempre più ordinato nell’amore e nella pace e sia inizio del tuo Regno. Ti preghiamo.
- Gesù, quando ci rattristiamo per gli insuccessi, per le speranze deluse, per gli affetti feriti, per le separazioni provocate o subite, donaci di rammentare le tue promesse: “Non vi lascerò orfani”, “Io sarò con voi sempre”. La grazia del tuo Spirito squarci i nostri piccoli orizzonti perché continuiamo a credere che è stabilita l’unità del genere umano in Te e, amandoci e perdonandoci, la manifesteremo sempre di più. Ti preghiamo.
- Gesù, con il dono dello Spirito Santo, tu rendi capaci, con l’aiuto dei genitori, dei padrini e della Comunità cristiana, coloro che ricevono la Cresima, di accogliere e testimoniare il Vangelo di Gesù, partecipando con gioia e responsabilità alla vita della Chiesa. Anche coloro che ricevono la Prima Comunione continuino il cammino di discepoli del Signore sostenuti dal nutrimento dell’Eucaristia, e le loro famiglie, vivendo alla scuola del Vangelo, li educhino alla solidarietà fraterna nella speranza delle realtà eterne. Ti preghiamo.
- Gesù, insieme a te ogni umana creatura ha il posto nel cuore del Padre, che guarda con misericordia ogni minimo gesto di amicizia, ogni insufficiente desiderio di bene, persino ogni caduta. Si apra il cielo per tutti i morti e si rinnovi l’impegno nostro a portare nel mondo la tua parola e testimoniare la tua salvezza. Ti preghiamo.
O Padre, con la glorificazione del tuo Figlio hai garantito che anche la nostra esistenza terrena è stabilmente ancorata al tuo eterno amore ed è chiamata a parteciparne per sempre. Confermaci in questa fede con la grazia dello Spirito Santo e sostieni, con il nutrimento Eucaristico, i passi del nostro pellegrinaggio perché ogni azione sia accompagnata da quella salutare di Gesù. Per lo stesso Cristo, nostro Signore. Amen.