Settimana XXX del Tempo Ordinario

Pubblicato giorno 28 ottobre 2018 - Gli Appuntamenti

 

DOMENICA XXX DEL TEMPO ORDINARIO

PENSIERO DELLA DOMENICA        28 ottobre 2018    

Tiepolo: "Gesù guarisce il cieco di Gerico".

Tiepolo:
“Gesù guarisce il cieco di Gerico”.

 

Meraviglioso il Vangelo di Marco: in poche pennellate, in impensabili accostamenti, riesce a dirci l’essenziale su Gesù e su chi sia veramente un suo discepolo. Il Maestro è ormai quasi alla conclusione del suo cammino verso Gerusalemme. “Attorno” a lui ci sono i discepoli che lo accompagnano, quelli che discutevano su chi fosse il primo tra loro e quelli arrabbiati per le loro pretese. Seguivano e non vedevano. Avrebbero partecipato all’ingresso trionfale di Gesù nella Città al grido: “Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide!” (Mc 11, 10), ma non avevano accettato l’annuncio della crocifissione.

Quando si è veri discepoli? L’evangelista ce lo dice con la narrazione dell’ultimo miracolo: la guarigione “dalla cecità” di colui che era “fermo”, “seduto” lungo la strada, incapace di muoversi per l’oscurità nella quale era immerso e che gridava: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!” (Mc 10, 47).

Riceve la chiamata ed egli getta via tutto quello che ha, il mantello che “era la coperta per la notte, faceva da casa e rifugio, costituiva la sua unica proprietà” (Lambiasi), e nessun altro poteva trattenere per sé (cfr Dt 24, 12). Al contrario del giovane ricco, Bartimeo non trattiene niente per sé e, senza alcunché di impaccio, si accosta a Gesù. La sua richiesta: “Maestro, che io riabbia la vista!” (Mc 10, 51). Ha ragione Ermes Ronchi a tradurre: “ridammi alla luce!”. Incontrare Gesù, la “luce del mondo”, la “luce della vita” (Gv 8, 12) significa essere di nuovo generati, ridati alla luce. In lui ci è dato “vedere l’amore” e ricevere pertanto occhi che sanno penetrare più in profondità. In Gesù “l’escluso dalla luce trova la via di casa” (Von Balthasar). Con Gesù ci si accorge che non viene accecata la ragione, non viene dispersa nella creduloneria di maghi, indovini e fattucchiere o nel “fai da te” relativistico, o nell’utilitarismo egoistico, o nello scetticismo e nell’indifferenza. Non sono “I Lumi” che danno il senso a tutto, non sono quelli che permettono alla vita di “danzare”, di diventare una “festa”.

Sapere che Qualcuno attraversa i miei incroci, mi raggiunge dove io giaccio nel buio, incapace di percorrere una vera via di liberazione e di amore che porti fuori dalla completa soggezione a chicchessia e dalla indifferenza che mi circonda, dalla pretesa di mettermi a tacere perché disturbo con la mia presenza e con le mie grida, questo mi permette di “vedere” ciò che altrimenti non si può vedere e di giungere là dove da solo non potrei mai arrivare. Con Gesù anch’io, “gettato via il mantello, balzo in piedi”, come Bartimeo, e danzo la vita: non c’è più disperazione. Infatti “la fede porta con sé un balzo in avanti” (E. Ronchi).

GLI APPUNTAMENTI

  • Domenica 04 novembre: Domenica XXXI del Tempo Ordinario. Santa Messa festiva:

a Sant’Antimo alle ore 10.30: ricordo anche dei Caduti nelle Guerre.

a Populonia Stazione alle ore 10.00;

a Populonia Alta alle ore 11.30;

ALTRI APPUNTAMENTI

Dal 01 settembre al 30 giugno: Santa Messa feriale e prefestiva a Sant’Antimo alle ore 17.30.

Nei mesi da ottobre a maggio: il mercoledì a Populonia Alta (1°-3°-[5°]) a Populonia Stazione (2°-4°) Santa Messa alle ore 16.00.

Martedì 30 ottobre: Incontro con gli Adulti: “Un percorso di riflessione su Gesù Cristo”. Oratorio San Giuseppe in Via XX Settembre 15. Alle ore 18.00.

Mercoledì 31 ottobre: Santa Messa prefestiva nella Solennità di Tutti i Santi.

Giovedì 01 novembre: Sante Messe secondo l’orario festivo.

Venerdì 02 novembre: Sante Messe a Sant’Antimo: ore 9.30 e 17.30; al Cimitero di Populonia: ore 11.30.

LA NOSTRA PREGHIERA IN QUESTA SETTIMANA

Dio risolleva sempre dalla condizione di disperazione. Nell’esperienza della prostrazione annuncia la liberazione che non meritiamo e la realizza per la compassione che mai l’abbandona.

Figlio di Davide, abbi pietà di noi!

  1. Tu sei la via, Signore Gesù, e rendi possibile il nostro accesso al Padre. Guarisci la tentazione all’inerzia, all’abitudine, alla pigrizia e alla passività. Fa’ che prendiamo consapevolezza dell’amore che ci è venuto incontro e dell’amore con cui possiamo andare incontro al fratello emarginato, deriso, violentato, calpestato nella sua dignità e asservito all’egoismo di chi insegue potere e piacere. Ti preghiamo.
  2. Tu sei la verità, Signore Gesù, e doni luce alla nostra mente e calore al nostro cuore. Guarisci la nostra spirituale cecità che non riesce a scorgere il molto bene seminato nel mondo e intristisce sotto il peso del male che sembra sempre più forte. Alimenta la fiducia nell’azione dello Spirito e la disponibilità ad assecondarla portando pace dove c’è guerra, perdono dove c’è offesa, amore dove c’è odio. Ti preghiamo.
  3. Tu sei la vita, Signore Gesù, e la rigeneri in coloro che sono morti per il peccato, stremati per le fatiche del vivere, delusi per gli insuccessi accumulati. Dona alle comunità, ai loro pastori e al Papa di annunciare il Vangelo della speranza e della gioia, di testimoniare il bene della riconciliazione, la fecondità della misericordia e della prossimità amichevole. Ti preghiamo.
  4. Tu sei la luce dei popoli, Signore Gesù, e rischiari il cammino con la tua Parola e il dono dello Spirito effuso dalla Croce e nella Pentecoste. Illumina i governanti perché non ostacolino la solidarietà e l’integrazione delle genti, non alimentino le divisioni e gli egoismi nazionali, perseguano il bene comune, favoriscano la collaborazione tra i Continenti. Ti preghiamo.
  5. Tu sei la salvezza, Signore Gesù, e fai partecipare alla vita dell’Eterno chi si abbandona a te. Accogli nella piena luce tutti i morti. Rendici capaci di vivere l’amore fraterno, pregustazione della festa che ci attende nella perenne perfetta comunione. Ti preghiamo.

O Dio Creatore e Padre, hai inviato Gesù nella nostra debolezza perché, assoggettandovisi, rendesse credibile l’amore con il quale ti prendi cura di noi. Il vostro comune Spirito lo infonde nel nostro cuore. Esso sia luce ai nostri passi e la storia che costruiamo ad esso si ispiri e in esso trovi il compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.