Domenica III di Quaresima

Pubblicato giorno 13 marzo 2020 - Gli Appuntamenti

 

DOMENICA III DI QUARESIMA

 

PENSIERO DELLA DOMENICA                                                                                                                        15 marzo 2020

L’esperienza del popolo con Mosè è anche l’esperienza dell’umanità, l’esperienza spirituale di ciascuno che, di fronte alle sfide della vita, mette alla prova Dio. “Se Dio ci fosse…”, “perché non interviene?…”. In realtà Egli si è già posto accanto, si è fatto già incontro, ci ha già parlato. Eppure “noi non comprendiamo le richieste di Dio e neppure i suoi doni” (Von Balthasar). Come potremmo se non fidandoci di Gesù e affidandoci? Ciò che Egli disvela va ben oltre le nostre attese; ciò che Egli dona va ben oltre la nostra sete e la nostra fame. Così dell’inatteso e del non richiesto pensiamo troppo spesso di poterne fare a meno.

Con Rainer Maria Rilke – citato da Lambiasi – potremmo però riconoscere: “In me ci sono a un tratto tante menti/ tutte assetate di seti diverse./ Mi sento in mille punti/ gonfio e dolorante./ Ma più di tutti in mezzo al cuore”.

Come non sentirci rappresentati dalla donna di Samaria? Abbiamo mille “amori”, mille interessi, una sete che sempre si ripresenta, un abbeverarsi che soddisfa l’istante ma che porta con sé delusioni, l’esperienza di un limite che pensiamo di superare stordendoci oppure non scendendo fino in fondo ai perché che affiorano. Delusi, spesso, o rassegnati, o in marcia per un nuovo tentativo. Kierkegaard ha detto che siamo “un crepaccio assetato di Infinito”.

Agostino trapasserà più di una esperienza fino a che il cuore non troverà quiete in quel Dio offertosi nella vita di una comunità e nella parola illuminata di Ambrogio, che lo faranno approdare all’acqua zampillante del fonte battesimale. Da là una stupefacente avventura di dottrina e di impegno apostolico, non privandosi delle domande, ma potendo sempre ricondurle ad ulteriori scoperte di Cristo quale sorgente di perdono, di grazia.

Egli infatti è quello Sposo che finalmente si è lasciato incontrare e, per amore, ha voluto provare fame e sete di noi fino al “Sitio” (“Ho sete”) del talamo nuziale del Calvario, nel quale l’amore si è palesato in quella totalità che abbraccia universalmente tutti e ciascuno.

Ma già alla Samaritana, di cui parla oggi il Vangelo, si presenta come lo Sposo spesso inconsapevolmente atteso e per questo ricercato altrove senza trovare pace. Anche per il nostro incontro con Lui vale ciò che scrive Ermes Ronchi: “Non una cattedra, non un pulpito, ma il muretto di un pozzo, per uno sguardo ad altezza di cuore…Gesù non istruisce processi, non giudica e non assolve, va al centro. Non cerca nella donna indizi di colpa, cerca indizi di bene…lo sguardo di Gesù si posa non sugli errori della donna, ma sulla sete d’amare e di essere amata. Non le chiede di mettersi in regola prima di affidarle l’acqua viva…è maestro di nascite, spinge a ripartire…E se la nostra anfora, incrinata o spezzata, non sarà più in grado di contenere l’acqua, quei cocci che a noi paiono inutili, invece che buttarli via, Dio li dispone in modo diverso, crea un canale, attraverso il quale l’acqua sia libera di scorrere verso altre bocche, verso altre seti…In questi giorni <<senza>> (senza celebrazioni, senza liturgie, senza incontri) sentiamo attuale la domanda della Samaritana: Dove andremo per adorare Dio? Sul monte o nel tempio? La risposta è diritta come un raggio di luce: non su un monte, non in un tempio, ma dentro. In spirito e verità”.

GLI APPUNTAMENTI

  • Domenica 22 marzo: IV Domenica di Quaresima.

Sono sospese tutte le Celebrazioni con il Popolo

ALTRI APPUNTAMENTI

Sono sospesi tutti gli Incontri all’Oratorio

LA NOSTRA PREGHIERA IN QUESTA SETTIMANA

Dio non abbandona le sue creature e cammina con gli uomini aprendo le menti e i cuori a riconoscere la sua presenza provvidente che dà cibo ed acqua capaci di colmare la fame e sete di infinito.

Non si estingua mai il nostro desiderio di Te.

  1. Abbiamo fame e sete di verità. Donaci, Signore, il tuo santo Spirito che ci introduca nella verità di Cristo, nel quale conosciamo il tuo volto di misericordia e la grandezza della nostra dignità, riscattata dal perdono ch’egli ha invocato su di noi nell’offerta compiuta sulla croce. Ti preghiamo.
  2. Abbiamo fame e sete di giustizia. Donaci, Signore, il tuo santo Spirito che ci conduca a quella giustizia che riconosce i diritti e le diverse necessità spirituali e materiali degli uomini e si adopera perché ciascuno riceva secondo il suo bisogno e sia coinvolto nella realizzazione del bene di tutti. Ti preghiamo.
  3. Abbiamo fame e sete di pace. Donaci, Signore, il tuo santo Spirito che ci purifichi da ogni pensiero di superbia, da ogni tentazione di supremazia, da ogni egoistica ricerca di tornaconto economico, politico, culturale a discapito di altre persone o popoli. Ci renda invece capaci di reciproco riconoscimento, di vicendevole accoglienza e di quella sapienza che sa volgere finalmente in strumenti di progresso comune quel che abbiamo destinato agli odierni arsenali di distruzione. Ti preghiamo.
  4. Abbiamo fame e sete di amore. Donaci, Signore, il tuo santo Spirito che ci partecipi l’amore gratuito del Figlio tuo, che lo ha portato a raggiungerci nelle nostre stanchezze e delusioni, nelle nostre infedeltà, nelle nostre disperazioni e nelle tenebre dei nostri peccati. Solo l’esperienza di quell’amore darà quiete al cuore e i desideri, purificati, ci condurranno sul cammino incidentato e sofferto dei fratelli per aprirlo al Vangelo. Ti preghiamo.
  5. Abbiamo fame e sete di vita. Donaci, Signore, il tuo santo Spirito che accompagni l’impegno fedele ad imitare Gesù nel compiere la tua volontà. Raggiungeremo così la pienezza di vita insieme a tutti i nostri morti. Ti preghiamo.

O Padre, nel tuo Figlio Gesù ci hai dato il pane disceso dal cielo perché non avessimo più fame in eterno, e l’acqua viva perché non avessimo più sete e non rincorressimo fallaci illusioni e vie senza mèta. Il tuo Spirito alimenti negli uomini il desiderio di Te e faccia di noi testimoni entusiasti del Vangelo di salvezza. Per lo stesso Cristo, nostro Signore. Amen.